Senza Rete

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Sono mancato per un poco su queste pagine, vero?

Non so quanti mi leggessero, o quanti avessero la costanza di seguire le mie elucubrazioni mentali , ma in questi mesi che sono mancato avevo anche pensato di dare una evoluzione al mio blog, fare una pagina che parlasse più di me, di quello che sono, avrei voluto, ma sino a questo momento non ho potuto farlo.

Perché direte?

Perché ad agosto di quest’anno ho cambiato casa, sono andato a vivere al centro storico e prima di farlo avevo chiamato la società telefonica della Tim per sapere se era possibile avere la connessione internet.

Le prime risposte sono state rassicuranti,  era solo questione di giorni e poi avrei avuto la connessione.

Bene, da quel momento inizia un calvario che ancora oggi non ha fine.

La società telefonica della Tim dopo sette mesi di ripetuti contatti, richieste, promesse evase, appuntamenti non rispettati, telefonate  a prese in giro non solo non ha ancora installato la connessione ma non si capisce nemmeno se sono in grado di attaccarla.

Ma andiamo con ordine, partendo dal mese di settembre, quando tutta questa storia ha inizio.

LA RETE LA METTE SOLO TELECOM (?)

Tutto inizia quando inizio a girare per avere una connessione a casa.

Dopo aver contattato la Tim per chiedere se fosse possibile avere la rete e fissare un appuntamento con un tecnico con l’installazione ricevo nel mese di settembre una visita del tecnico che mi spiega in maniera piuttosto chiara che non è possibile mettere la rete perché la Tim non ha spazio nelle cabine in quel momento, quindi la mia unica alternativa sarebbe quella di contattare la Tim e chiedere la possibilità di avere una cabina dove poter collegare la rete oppure aspettare che si liberi la Rete.

Dopo la visita del tecnico inizio a sentire altri operatori telefonici: Fastweb, Libero, Vodafone, e tutti danno la stessa risposta: senza la Tim che mette la Rete non è possibile intervenire, perché la sola compagnia che ha il monopolio della messa in posa degli impianti è proprio la Telecom (o Tim) ed allora da qui il primo problema: se una sola compagnia ha in mano il monopolio dell’intero mercato delle infrastrutture, come può avere interesse a metterti l’impianto sapendo che io posso cambiare operatore? E non solo, chi mi dice che questo loro comportamento non serva per far scadere offerte vantaggiose della concorrenza? Ma questo tralasciamolo, limitiamoci a riportare i fatti.

Siamo a settembre, dunque.

A dicembre scopro che il solo modo per avere la connessione è fare richiesta alla Tim della cabina, lo comunico alla mia amministrazione di condominio che prontamente chiama il reparto tecnico della Tim per posizionare la cabina all’interno del palazzo condominiale.

Nel frattempo vengo contattato di nuovo dalla Tim (Ufficio commerciale) che mi consiglia di accettare l’offerta comunque per bloccarla nonostante non abbia ancora la rete (un pò come comprare il casco prima di comprare la moto in attesa che la moto arrivi), tanto ci vogliono massimo “due mesi” perché tutti i lavori vengano portati avanti, ed in effetti ci sono voluti due mesi, per mettere la cabina.

Nel mese di febbraio effettivamente avevo la cabina posizionata, pronta per essere posizionata e per essere utilizzata con la mia bellissima offerta Telecom: avrei finalmente potuto navigare, tornare a lavorare occupandomi di programmazione e social network , tralasciando quello che era l’aspetto ludico, perché ormai senza connessione non si vive, tanto che “la libertà di accesso alla Rete” viene tutelata da un comma dell’art. 21 della Costituzione come un “diritto dell’individuo”.

Ovviamente alla compagnia telefonica di bandiera di tutto questo non frega niente per cui ce ne freghiamo anche noi ed andiamo avanti con il racconto.

Dunque, dopo aver messo la cabina contatto il 187 (numero del servizio  clienti) e vengo rassicurato: entro il mese di marzo dovrei avere la connessione.

Siamo nel mese di aprile inoltrato (quasi a maggio) e non solo non si vede ancora la connessione ma non si vede all’orizzonte nemmeno la possibilità di averla nonostante le ripetute sollecitazioni da parte mia, rassicurazione da parte loro,  altri appuntamenti con tecnici mancati (addirittura più di una volta o sono stato costretto a chiamare io il Servizio Clienti per sapere che il loro appuntamento era saltato oppure venivo a sapere dell’appuntamento DOPO che questo era stato effettivamente fissato a mia insaputa).

Ovviamente la Tim ha messo a disposizione due numeri di telefono, uno quello della sede legale l’altro della sede amministrativa: due numeri inesistenti che rimandano al 187, ovviamente senza averti detto nulla.

In questi otto mesi non sono riuscito a parlare con  un tecnico, un dirigente, un contatto utile, mi sono trovato spesso a dover parlare con operatori di Call Center che non solo non conoscono la situazione ma in alcuni casi mi hanno anche chiamato per offrirmi di passare a Tim (!).

Perché succede questo?

MA perché la Tim ha subbalpaltato la gestione del servizio clienti a compagnie di call center che non sono in grado di risolvere i problemi ma che hanno il solo compito di “rabbonire” il cliente senza offrire alcuna soluzione.

Quindi io mi trovo costretto a spendere almeno 30/50 euro dal telefono perché sono costretto a lavorare dall’Hotspot del telefono cellulare (quello non Tim però, ed un giorno parleremo anche della telefonia in generale perché anche quello è un mondo tutto da scoprire).

Dunque tornando a noi: siamo al mese di aprile e da almeno due settimane la Tim continua a non fornire risposte alle mie richieste di attivazione della Rete ed ovviamente evitando accuratamente di ammettere le proprie responsabilità di quella che è una vera e propria presa in giro ai danni di chi vorrebbe tanto avere la connessione.

Probabile che alla fine ceda e cambi operatore,  ma non credo che nel momento in cui succeda se mi chiedono una rete buona possa dire “Passa a Telecom, sicuramente ti troverai bene”