Manuale politico per una (sana) e civile discussione politica (ovvero, le dieci categorie di interlocutori in politica)

A tutti sarà capitato almeno una volta nella vita di avere un parente, un amico, un conoscente, un ospite a caso durante la cena, che smania dalla voglia di parlare di politica non appena si siede a tavola.

Appena sentono che uno fa anche solo una battuta di satira politica iniziano una discussione che è una filippica al cui confronto quelle di Demostene sono orazioni di un balbuziente.

Visto che mi capita spesso di discutere di politica (con diverse persone) posso fare un elenco piuttosto preciso delle persone con cui ci si trova a discutere. Alcuni sono elettori di un partito, mentre altri appare chiaro che hanno le idee molto confuse (per cui sarà anche confuso il gruppo in cui raggrupparli).

  1. L’Elettore dei Cinque Stelle 

Di solito la tipologia di elettore del Movimento Cinque Stelle è variabile come sono variabili le temperature nel mese di marzo.

La costante delle loro discussione politica è: “ci prendono tutti in giro!”.

Di solito l’elettore medio del Movimento Cinque Stelle crede a qualunque teoria di complotto che venga propinata dal blog di Grillo, dall’esistenza delle sirene al progetto di sterminio della razza umana per colpa dei poteri forti.

Di solito quando si cerca di capire meglio chi diavolo siano questi dannati poteri forti la risposta è “Loro! Sono Loro!” e te ne sai quanto prima e sai anche di essere corrotto e colluso solo per aver votato diversamente da quello che votano loro.

Di solito gli elettori dei Cinque Stelle non sostengono un leader (Secondo loro non esistono) ma alcuni sono sostenitori indefessi di un leader del Movimento e lo osannano sino alla morte che nemmeno i sudditi di Clodoveo ai tempi della leggenda che il re curasse gli scrofolosi.

In particolare i beneficiari di questo vero e proprio culto della personalità sono Di Maio e Di Battista. Non si capisce bene perché abbiano tanto successo, ma indiscutibilmente sono loro i “Castore e Polluce del Movimento Cinque Stelle”.

Consigli per discutere con loro

Innanzi tutto è sconsigliato muovere qualunque critica al Governo. Le risposte varierebbero da “e allora il PD?” oppure “colpa dei Governi precedenti” o peggio ancora “lo vogliono gli italiani, noi siamo il governo del cambiamento”. Noi, come se anche quello che sta parlando con voi fosse membro del Parlamento e potesse decidere.

La seconda cosa da fare per parlare con loro è evitare di menzionare Renzi per qualunque motivo. Percepito come il “male assoluto” non viene accusato solo di aver ucciso la madre, poi è colpevole di qualunque cosa. Per avere una sana discussione con un elettore Cinque Stelle di politica, basta parlare di altro.

2. Elettore del PD 

Così come l’elettore dei Cinque Stelle l’elettore del Partito Democratico è ottuso come un mulo sordo ogni volta che si parla di Partito Democratico e degli errori che ha commesso.

A differenza dell’elettore grillino che è ottimista sul futuro l’elettore del PD ogni volta che si affronta una discussione politica prevede che il Governo in carica (a meno che ovviamente sono sia del PD) porterà morte e distruzione tra le popolazioni scatenando una Guerra al cui confronto la Battaglia del Fosso di Helm è una scaramuccia tra condomini.

Secondo l’elettore del PD qualunque cosa viene fatta è sbagliata per il semplice fatto che non la ha fatta il PD.

Di solito l’elettore del PD (e quindi la persona con cui si discute) ha la tendenza ad identificarsi nel Segretario del suo partito, anche se fino a due giorni prima ne aveva detto peste e corna. Una categoria a parte di elettori del PD è quella dei renziani, una specie ontologicamente protetta che difende Renzi a qualunque costo anche se durante la discussione nessuno lo ha menzionato, anzi si stava parlando di altro, anzi nella maggior parte dei casi non si stava nemmeno parlando di politica.

Il “renziano” ha la particolarità di attendere sempre le mosse di Renzi e di seguire ogni diretta di Renzi dicendo cose del tipo “che grande Matteo!” e “ti amo Matteo!” anche se Renzi ha aperto Twitter per dire “buongiorno”. Di solito il renziano considera “traditori” tutti quelli che per un qualche motivo la pensano diversamente da Renzi su un argomento qualunque.

La particolarità del renziano è quella di prendere bene qualunque critica, accusando l’interlocutore di essere “venduto, vecchio comunista e rincoglionito, fallito di m@*§ che no capisce quanto solo Renzi possa salvare il Partito Democratico” .

Consigli per discutere con loro 

Non è possibile avere una discussione “sensata” con un elettore del PD in qualunque campo della politica. Questo perché in ogni loro presa di posizione sono capaci di essere allo stesso tempo più stalinisti di Stalin e più liberisti di Milton Friedman e tutto questo nella stessa affermazione. Il modo migliore per discutere con loro è quello di “dire sempre sì”, sperando che prima o poi tornino al Governo ed allora saranno contenti.

3. L’elettore di Salvini 

Un vero e proprio mistero ontologico.

Non si capisce bene perché un elettore a Napoli ad esempio debba votare Salvini e non si capisce nemmeno perché debba farlo un elettore di Roma o Milano.

Anche perché il programma elettorale di Salvini e della Lega si potrebbe riassumere in “rimandiamoli a casa loro!” senza specificare chi, che cosa, o perché.

Di solito l’elettore di Salvini ritiene che la colpa dei mali del mondo sia degli immigrati (a differenza dell’elettore Cinque Stelle che pensa che la colpa sia del PD o dell’elettore PD che pensa che sia di tutti tranne che del PD). Crollano le pensioni? La colpa è degli immigrati. Mancano i posti di lavoro? Sono gli immigrati che li rubano agli italiani. Di solito l’elettore di Salvini ha le discussioni più accese proprio con l’elettore del PD il quale sostiene invece che senza gli immigrati non ci potremmo nemmeno pagare le pensioni.

Consigli per discutere con loro

Di solito basta partire con “premesso che gli immigrati rubano tutti” non si riuscirà lo stesso a discuterci ma almeno è un passo avanti.

Elettore deluso da tutto e tutti 

Sono la categoria peggiore con cui fare una discussione politica perché a priori la loro idea sarà contraria alla vostra, qualunque essa sia.

Voi siete di destra? Lui sarà inevitabilmente di sinistra. Voi siete dei sinistra? Lui sarà nostalgico della destra. Qualunque cosa voi diciate la premessa della discussione con lui sarà “non voto da quindici anni” (non si sa perché ma sono sempre quindici anni che non votano) oppure “quest’anno ho votato Tizio, ma tanto non cambia niente”.

Anche qui possiamo trovare una sotto categoria: sono i delusi della “sinistra”.

Sono quelli che si trovano a festeggiare ogni volta che vince Podemos, Syriza, la Linke e sperano che prima o poi tocchi anche all’Italia. Discutere con questa categoria di delusi è impossibile.

Consigli per discutere con loro 

Fate in modo da farli sentire meno soli ed abbandonati. Ad ogni loro affermazione commentate con un “d’altra parte è così” oppure “che cosa ci vuoi fare?” “eeehhhhh” (che tronca qualunque discussione.

Il nostalgico 

Il nostalgico è un’altra delle categorie “a rischio” durante le discussioni politiche. Di solito sono nostalgici quasi sempre dei tempi andati. Di solito possono essere nostalgici di Berlinguer, di Fini, di Mussolini e di qualunque cosa non è presente al momento odierno. Sono i teorizzatori del “si stava meglio quando si stava peggio”, sono quelli che ogni frase la chiudono con un sospiro e dicono “non ci sono più i politici di una volta”. La particolarità della categoria dei nostalgici è che di solito quando le persone di cui provano nostalgia erano in vita loro erano i suoi più feroci oppositori.

Consigli per discutere con loro

Elogiate qualunque sia il personaggio che loro elogiano, anche se vi sta profondamente sulle palle, sospirate come loro, saranno contenti e la prossima volta potreste evitare una scomoda discussione.

E VOI CHE TIPOLOGIA DI PERSONE CONOSCETE? AGGIUNGETE TIPOLOGIE E TROVATE UNA SOLUZIONE PER DISCUTERE CON LORO.